62 GdM 244 02/1992 lago con conseguente sviluppo di «>: un ruolo rilevante? Quello che forse lascia più dubbiosi nella pur interessante ricostruzione fatta da Lello Cas- sano è il punto relativo alla durata dei fe- nomeni osservati nella zona del lago di Le- sina. Possibile che le emissioni di gas natu- rale siano in grado di dar luogo ad eventi tanto vistosi ed osservabili così a lungo? Seb- bene l'aspetto generale dei corpi (simili a <>) nonché la particolare conforma- zione geologica dell'area sembrino confor- tare l'ipotesi avanzata, l'obiezione appena esposta dimostra che i fatti necessitano di una più approfondita riflessione. È forse questa la sede per ricordare come l'i- potesi < osservato dall'equi- paggio della CP 2018 si estinse nel cielo do- po circa quattro secondi. Anche gli altri (non moltissimi, in verità, rispetto alla totalità de- gli eventi) fenomeni luminosi registrati in quel periodo da numerosi pescherecci non raggiunsero certo la durata segnalata a Le- sina. Comunque, rendiamo noto che dall'au- tunno scorso vari ufologi italiani, tra i qua- li l'autore di queste righe, sono al lavoro, nell'ambito del CISU, per ricostruire le com- plesse vicende adriatiche del 1978-79. Una delle ipotesi di lavoro è proprio quella del «gas naturale». Il ricercatore torinese Pao- lo Fiorino ha anzi discusso la questione, l'an- no scorso, con un ingegnere minerario e con vari addetti a piattaforme marine per pro- spezioni geologiche. Fra i dati emersi di re- cente c'è anche la presenza di segnalazioni di fenomeni insoliti, nello stesso periodo dei fatti adriatici, da parte di pescatori slavi ope- ranti lungo la costa dalmata. Ricordiamo poi che nell'aprile 1988 la motonave <>, particolarmente attrezzata per ricerche geo- fisiche in mare effettuò, sotto la direzione dell'ing. Pietro Curzi, del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Anco- na, una crociera di circa dieci giorni lungo CalP 2/2 rebbero ripetuti in Adriatico alla metà di aprile del 1979, in coincidenza con un disa- stroso sisma che colpì la Dalmazia meridio- nale, come anche gli insoliti fenomeni on- dosi ciclici registrati per almeno un mese lun- go la costa abruzzese - proprio durante la fase più acuta dei fatti del 1978 - da parte dei sismografi dell'Osservatorio Geofisico dell'Aquila, nonché lo strano ritrarsi ed avanzare del mare segnalato nel giugno 1978 lungo le stesse coste in occasione di altre ma- nifestazioni telluriche nei Balcani. Da tutto ciò - vorrei fosse chiaro - non sarebbe lecito trarre l'impressione che una soluzione ai fenomeni sotto esame sia a por- tata di mano: è però forse interessante far notare ai lettori che la complessità e la dif- ferenziazione degli approcci ai fenomeni UFO va sempre più accrescendosi mano a mano che si procede nella ricerca. il tratto compreso fra San Benedetto del L Tronto e Pescara al fine di studiare proprio i fatti del 1978. L'indagine avrebbe <